Il Mistero del Sacro Plin Plin (Plin)

di maia, 22 Luglio 2008

(Dove si parla di portentosi mantra, misteriosi vendicatori e acque della salute)

E’ buffo, però a volte le scoperte più importanti (e inquietanti) della vita si fanno per puro caso.
Un tizio si fa una pennica sotto un albero e gli cade una mela in testa.
Oppure un altro sta a guardare le crepe del soffitto di una chiesa e si accorge che il lampadario dondola.
O un altro ancora pensa di andare a farsi una tranquilla crociera fino fino in Tailandia navigando su rotte ignote al turismo di massa e si ritrova in un continente sconosciuto1

Così io ho finalmente risolto uno dei più tormentati crucci della mia esistenza grazie ad una battuta di andrea.

Sono anni che mi chiedo quale oscura forza mi tenga ancora avvinta alla canzoncina della pubblicità di una marca di pasta.

L’antica nenia recitava così: “PLIN PLIN PLIN, TORTELLIN! con due uova di gallina ed un chilo di farina, carne, grana, prosciuttini, ecco i veri tortellini…”

Il fenomeno mi terrorizzava, nessuna ipotesi razionale poteva spiegare l’enorme potere esercitato da una filastrocca pubblicitaria sul mio cervello. Quando prende possesso della mia testa nulla più riesce ad allontanarla e mi ritrovo a canticchiarla per ore ed ore (orribili ore) ininterrottamente. Come un disco rotto.

Non sapevo più cosa fare. Temevo di essere posseduta dallo spirito dei prosciuttini assassini. Che, sterminati dai produttori di tortellini, erano tornati in vita per uccidere tutti quelli che ne avevano mangiati.
E la morte a seguito di canzoncina perpetua è una morte orribile, vi assicuro.

Ma adesso tutto un mondo mi si è aperto davanti agli occhi.
Le paure si sono dissolte, una spiegazione razionale c’è.

E’ il misterioso potere del Mantra Plin Plin che seduce le menti e le conquista.

Niente più notti insonni, niente incubi pulp in cui schiere di porchette marciano in fila serrate per la conquista della terra!

E’ solo un mantra!

Però…
Però a pensarci bene un terribile dubbio si insinua.

E le acque della salute che fanno fare plin plin?
Che c’entrano loro?
Perché i pubblicitari hanno scelto proprio quella parola?
Quale collegamento può esistere fra una marca di tortellini e le vie pimplinarie?
Che in realtà i committenti della pubblicità sappiano qualcosa che noi non sappiamo sul potente mantra?
E chi sono in realtà questi committenti?
Che siano semplici produttori di acque della salute non se la beve nessuno!

Ma certo, è un complotto!
Le suore e i maiali assassini vogliono sottometterci tutti a suon di canzoncine e frequenti ritirate nei bagni!

Che qualcuno ci salvi dai porcellini!
Che qualcuno ci salvi dalle suore pulite dentro e belle fuori!

  1. sconosciuto a lui, non certo ai Templari, che in America ci andavano regolarmente da centinaia di anni seguendo le rotte dei vichinghi. Solo che, esosi com’erano, avevano istituito solo viaggi in business class e con la crisi delle stoffe da vela, che a quei tempi avevano superato la soglia psicologica dei 200 fiorini a metro quadro, nessuno poteva più permettersi il prezzo del biglietto. Fu così che gli uomini si scordarono delle nuove terre. Finché non ci arrivò questo genovese erotomane. Che altro che manie di scoperta, altro che spirito di avventura. Lo sappiamo tutti benissimo che cosa ci voleva andare a fare in Tailandia…. []

Il mistero dei templari

di maia, 20 Luglio 2008

Chiariamo subito che io dei templari non so assolutamente niente. Niente di più di quello che ti facevano studiare al liceo sui libri di storia.
Niente misteri, niente segreti, niente tesori nascosti. Solo noiosissimi problemi economici fra re indebitati e guerrieri strozzini.

Però ho deciso di parlarne lo stesso, che i Templari tirano molto e comunque si portano un po’ su tutto.

E’ che l’altro giorno hanno riaperto blogbabel e la febbre è scoppiata di nuovo. Come e più di prima.
Non di rado si vedono distinti ingegneri che cercano angosciosamente il nome del proprio blog per scoprire quante posizioni ha guadagnato o perso durante la chiusura. Stimati dottori che compulsano voracemente la graduatoria per scoprire se il “blogger nemico” si è piazzato prima o dopo di loro. Rispettabili commercialisti che…
No, di commercialisti rispettabili non ne conosco.

Insomma, l’ansia da prestazione è tornata.

“E tu che fai?”
“In che senso?”
“Come in che senso! Blogbabel è tornata! E tu non fai niente per salire?
Un post polemico, una rissa telematica, donnine nude, post con link verso blog famosi, commenti a pioggia ovunque, argomenti attuali…
Insomma, fai qualcosa!
Al limite promettila a tutti i lettori, ma fai qualcosa!”

E così eccomi a fare qualcosa.

Visto che le risse mi piace farle di persona, visto che le donnine nude non so come trovarle, visto che io nemmeno so quali sono i blog famosi, ma soprattutto visto che per me la polemica è una cosa estremamente seria e non si deve svilire per un lettore in più, ho optato per il tema di attualità.

Però si fa presto a dire attualità.
Di che parlare? Dello scontro fra Berlusconi e la magistratura? Di Tremonti, Bossi, Guzzanti e Gasparri? Dell’azione suicida del centrosinistra?
Maddai, che è attualità questa? Questa era roba già vecchia cinque anni fa!

No, qui ci vuole qualcosa di davvero al passo coi tempi.
E cosa meglio dei sempreverdi Templari? Loro, questo è poco ma sicuro, non deludono mai.
E infatti giusto ieri sono entrata nella mia solita libreria e son rimasta colpita dallo spazio riservato al misterioso mistero dei templari.

C’era il tavolone centrale delle novità completamente sommerso di Misteri dei templari, Segreti dei templari, Verità sui templari, Maledizioni dei templari, Codici dei templari, Rotoli dei templari, Tesori dei templari, I Fantastici 4 templari, Maciste contro i templari, Totò, Peppino e i templari.
Poi ben tre scaffali nel reparto fantasy.
Poi lo spazio “Dan Brown”, che solo riempie ben due ripiani di templari.
Per non parlare del reparto di storia.

E mi son detta: ma quanto cavolo ci sarà da scrivere su questi benedetti templari? Voglio dire, tolti i saggi storiografici, quanti nuovi libri si possono scrivere sull’argomento?

Il vero ed unico mistero dei templari per me rimane questo: come è possibile che gli stessi autori non si sian stufati di scriverne?
Io, per esempio, ho buttato giù solo poche righe e mi sono già annoiata!

La Privata Repubblica e la Pubblica Reprimenda

di maia, 7 Luglio 2008

Dunque, stavo per scrivere un gran bel pezzo comico, poi ho letto questo e mi sono avvilita.
Per quanto mi possa spremere, non raggiungerò mai tali vette.

Riassumendo per i non informati (e quelli che hanno poca voglia di leggere il corriere, quanto li capisco), stamani esce un pezzo su un blog, un gran bel blog, a proposito delle famose intercettazioni-che-non-ci-sono. Tutti sanno che esistono, tutti sanno di che cosa parlano, ma nessuno le ha mai viste.
Il tenutario di questo blog, un gran bel blog, non so se ve lo avevo già detto, se ne esce con una versione tutta sua di queste fantomatiche intercettazioni.

Il pezzo è chiaramente satirico e assolutamente ben fatto, al punto che un noto sito giornalistico (?) scambia la boutade per vero scoop e come tale lo rivende.
Ignorando gli avvertimenti dell’autore, che pubblicamente dichiara il pezzo una bufala.

Apriti cielo: il noto sito giornalistico (?) è così stimato che subito la “notizia” viene ripresa dalle agenzie di stampa.

Tempo pochi battiti di ciglia e le cateratte si aprono, il povero signor LPR viene travolto da dichiarazioni sdegnate di Ghedini (!), Confalonieri (!!) e chi più ne ha più ne metta.

E’ una vergogna, è diffamazione, non si scrivono queste cose!

La polizia postale minaccia la chiusura del sito, più veloce ancora è la massa di internauti che si riversa sul blog, bloccandone l’accesso per ingorgo informatico.

L’autore, perplesso, rimugina.

I suoi lettori con lui.

Più o meno bello.
Più o meno riuscito.
Più o meno volgare, era un pezzo satirico.

Vien voglia di scriverci un pezzo comico, per stemperare, per restituire alla vicenda la leggerezza che le compete.

Poi si legge che lo stimato Signor Dagospia rimprovera l’incauto blogger per l’eccesso di volgarità esibita.
Di più, si esibisce, paladino del buongusto, in una vera e propria reprimenda pubblica, in una lezione di savoir faire.

E con questa uscita, sinceramente, non c’è battuta che possa competere.

Ps se ne parla anche qui.

AGGIORNAMENTO.
è ufficiale, il sito è stato oscurato e due articoli sequestrati.
Siamo ben oltre il senso del ridicolo.

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ma papà ti manda sola?

di maia, 3 Luglio 2008

ovvero Piccolo prontuario di conversazione per giovani donne che viaggiano sole

Ogni giovane donna che usa viaggiare da sola sa bene che prima o poi le capiterò una conversazione del genere:

No, dai, sul serio, con chi vai?

Da sola, te l’ho detto.

Eddai, su… a me puoi dirlo… Occhei, magari VAI davvero da sola, ma poi lì chi c’è ad aspettarti?

O questa

No, dai, sul serio, perché?

Perché mi piace.

Eddai, su, smettila di far la misteriosa. Perché?

E sa bene che quando capita non ci sarà risposta sincera che tenga. L’interlocutore (o l’interlocutrice), risultandogli(le) assolutamente incomprensibile che il viaggio in solitario possa essere semplicemente BELLO, non vuole la verità. Lui (o lei) vuole spiegazioni complicate, motivi fuori dall’ordinario.
Ed è per venir fuori dall’impasse che ho preparato questo piccolo prontuario.

Quattro risposte diverse che prese singolarmente o anche, perché no, combinate abilmente fra loro, vi garantiranno la liberazione da domande pressanti e da conversazioni-interrogatori senza fine.
Per sempre.

Ma vediamole.
Quando vi verrà posta la fatidica domanda, rispondete pure tranquillamente:

E va bene. In realtà viaggio da sola perché

1) sono misantropa.
Sotto questa copertura di essere sociale e amichevole si nasconde un essere asociale che odia l’intero il genere umano. Ma mica tanto per dire. Quando passo più di cinque minuti con una persona sento crescere un prurito sempre più violento…
Un prurito alle dita. Alle mani. Al coltellino svizzero che tengo in tasca.
E sento il bisogno di togliermelo. Il prurito.
Sgranchiendomi le dita.
Le mani.
Il coltellino svizzero che tengo in tasca.
Ma il numero dei miei conoscenti spariti nel nulla dopo una piacevole serata trascorsa insieme comincia ad ingrossarsi troppo, per questo preferisco non frequentare più nessuno.
A proposito, tu che fai stasera?
Impegni?

2) sono sessuomane.
Ecco, vedi, sotto questa copertura di essere angelico e amichevole si nascone un’assatanata di sesso.
Ma mica del solito sesso banale… Io ho bisogno di più.
Adoro andare a letto con degli sconosciuti, quindi ogni tanto devo prendermi una settimana di vacanza e partire per un posto lontano, meglio se all’estero.
Già durante il viaggio inizio ad allenarmi con l’autista, il controllore, il pilota, lo steward, il vicino di sedile…
Poi, arrivata sul posto, mi dedico ai camerieri, al direttore d’albergo, ai vicini d’ombrellone…
Insomma, mi faccio tante nuove amicizie.
A proposito, ho sentito che stai con un/una nuovo/a ragazzo/a. Ancora non l’ho conosciuto(a.
Quando me lo/a presenti?

3) sono un licantropo.
Sembra incredibile, lo so, ma sotto questa copertura di essere innocuo e amichevole si nasconde un mostro. Ma mica un mostro in senso metaforico.
Ogni singola notte (se la conversazione si svolge di giorno)/ogni singolo giorno (se si svolge di notte) che dio manda in terra, appena la luna (il sole) splende alta/o nel cielo, la mia pelle comincia ad ispessirsi, grossi peli brizzolati e spatolosi cominciano a ricoprire il mio corpo, mentre la schiena comincia ad incurvarsi, le gambe si accorciano e le orecchie cominciano ad allungarsi.
In breve mi trasformo in qualcosa di spaventoso.
E il peggio è che questa malattia è altamente contagiosa.
Basta anche un lieve sfioramento, un’alitata, una gocciolina di sudore per trasmetterla!
A proposito, guarda che la bottiglia da cui stai bevendo è la mia.
Ma fai pure, mica mi scandalizzo se bevi a boccia, lo faccio sempre anche io!

4) sono La Signora in Giallo.
Elementare Amos, sotto questa copertura di donnina simpatica e amichevole si nasconde Jessica Fletcher1.

Care giovani amiche, usate fiduciose questo manualetto.
Ciascuna di queste risposte l’ho testata personalmente.
E funziona!

  1. in questo caso non sono nemmeno necessarie ulteriori spiegazioni []