Boris (gli occhi del cuore)

di maia, 30 Marzo 2008

i più attenti (e più musicalmente colti) di voi avranno sicuramente riconosciuto il pezzo che ho postato, anche se abituati ad ascoltarlo con altre parole.
La musica e la voce sono inconfondibili.
Si tratta del regalo che Elio ha voluto fare ad un esperimento coraggioso della televisione italiana.

Della televisione satellitare, per essere precisi, perché un prodotto del genere difficilmente avrebbe potuto veder la luce su un canale rai-mediaset.
Né, a occhio, troverà posto nei palinsesti della tv generalista, se non ad orari strani, magari in piena notte, quando il rischio che la novità non raccolga il favore del pubblico sono minimizzati.

Boris è un telefilm intelligente, giocato tutto sulla scrittura e sulla recitazione, senza trucchetti, senza scorciatoie, senza quei “ganci” che solitamente riempiono tutte le produzioni “raiset”. In altre parole non ci sono belloni spaventosi, né battute grevi, né quel sapore zuccheroso che a noi “ce piace tanto”.

Qui si prende in giro la fiction italiana, e lo si fa con una ferocia garbata, senza sconti e senza orpelli.
Nessuno si salva, il set è popolato da esseri cinici, egoisti, disillusi, tutti (tranne gli attori, ovviamente cani e raccomandatissimi, troppo pieni di sé per rendersi conto di qualunque cosa che non sia la propria immagine) perfettamente coscienti di star realizzando un’opera sciatta, squallida, insensata, in poche parole brutta.
In questo mondo viene catapultato un giovane stagista dall’animo innocente, entusiasta all’idea di poter stare così vicino ad un vero regista e di poter imparare da lui il magnifico mestiere di confezionatore di sogni.
Quello che si ritrova davanti è un uomo cui interessa solo chiudere al più presto le scene senza impegnarsi troppo, convinto che al pubblico di fiction piacciano solo porcate. E lui porcate confeziona.
Così chiede al suo direttore delle luci, cocainomane perennemente a caccia di un’altra dose, di “smarmellare” tutto, ossia buttare una luce piatta e spersonalizzante sul set. Agli attori chiede solo facce perplesse. Ma soprattutto tutti devono fare tutto “un po’ a cazzo di cane”.
Lo stagista, inizialmente spaesato, pian piano si adegua.

Non mancano il delegato di rete, tipico funzionario (rai?) che non capisce niente di televisione, recitazione, regia, cui interessa solo mantenere il proprio posto, interpretato da un ottimo Antonio Catania, il delegato di produzione, che pensa solo a risparmiare soldi, gli sceneggiatori idioti, la segretaria di produzione alcolizzata e l’assistente alla regia, una Caterina Guzzanti mai così in forma.

Fra l’altro il telefilm deve essere molto piaciuto anche agli addetti ai lavori, visto che col passare delle puntate sono aumentate le partecipazioni amichevoli di attori più o meno famosi.

Il risultato è un prodotto leggero, veloce, apprezzabile anche nella crudezza delle luci (quelle “vere”, non quelle della finta fiction) e della scenografia. Certo, non si fanno le grasse risate, ma alla fine di ogni puntata non si ha l’impressione di aver buttato via malamente venti minuti.

Il che è quasi un miracolo nel desolato panorama televisivo italiano.

Previsioni per possibili partenti per ponti pasquali

di maia, 22 Marzo 2008

Stanno per iniziare (per molti già sono iniziate) le vacanze pasquali.

I proprietari di questo blog (che poi sarei io) hanno deciso di fare omaggio ai propri lettori (che poi sono tre) di alcune pratiche previsioni, per non farli trovare impreparati.

Previsioni meteorologiche (che tempo fa):
prevista pioggia un po’ dappertutto, tranne dove nevicherà e dove ci sarà il sole.
Copritevi o scopritevi di conseguenza!

Previsioni stellari (Oroscopo):

Ariete: in amore dovrete pazientare, decisamente non è il vostro momento.
Attenzione ai rapporti di amicizia, il vostro spirito attaccabrighe e un poco rompicoglioni vi porterà a litigare praticamente con tutti.
In compenso il lavoro andrà alla grande sabato, domenica e lunedì di pasquetta.

Toro: grandiosi come sempre, inviterete otto persone e cucinerete per ottanta. Per una volta cercate di essere clementi. Non pretendete, pena punizioni corporali tipo l’ascolto di “tutto Murolo minuto per minuto”, che gli ospiti finiscano tutto.
Attenzione al colesterolo!

Gemelli: mamma mia, sempre lì a discutere… e questo non va bene, e quello l’avevo detto prima io e l’ho sentito alla radio e la radio che sento io dice le notizie meglio della radio che senti te…
Rilassatevi un attimo!

Cancro: non pervenuto.

Leone: splendidi, almeno nella vostra testa. E’ già qualcosa, no?

Vergine: Spirituali. Molto spirituali. Troppo spirituali.
Fate attenzione, con tutta questa spiritualità rischiate di fare confusione.
La vostra abitudine di ringraziare gli spiriti che vi hanno protetto la casa durante la vostra assenza, per dire, potrebbe essere considerata non esattamente consona ad una cattolica praticante aspirante alla beatificazione.
Barbablù consiglia: sceglietevi una religione, massimo due e attenetevi a quelle.

Bilancia: Campioni di buon gusto, possedete un’innata capacità nell’arredare ambienti, interni, esterni terzini e mediani. Sempre pieni di idee nuove e soluzioni strabilianti.
Siete bravi, eh. Ma di un pesante…
Il sole in opposizione consiglia di non mangiare mele gialle!

Scorpione: ahi, fate male! Con la lingua soprattutto.

Sagittario: vi piace viaggiare. Ma non, come credono tutti, zaino in spalla, tenda, e pedalare. No. Voi siete da villaggio extralusso alle seychelles o alle mauritius. Allora son bravi tutti a fare i viaggiatori!
Lì alla meta dell’ultimo viaggio che avete appena intrapreso fa molto freddo. Copritevi!

Capricorno I: com’è l’Australia?
Capricorno II: puntigliosi, precisi, saccenti fino allo spasimo, va a finire che avete (quasi) sempre ragione voi. Per questo state tanto sulle scatole!
Barbarossa consiglia: qualche volta sbagliate apposta, vedrete che verrete accolti nel mondo di quelli che sbagliano. Sì, lo so, siete come Fonzie e la cosa vi risulta quasi impossibile. E che sarà mai, per una volta fate i Pozzie!

Acquario: e va bene, avete vinto una partita, ma siete lo stesso una trentina di punti indietro. E i nostri erano tutti stanchi e rotti. Bella forza!
E il 52 pollici sarà anche bello, ma le figurine si vedono tutte distorte.
Le stelle consigliano: riportatelo indietro e fatevi dare in cambio una videocamera ultimo modello. Qualcuno in casa vostra saprà come usarla.

Pesci: dolci, timidi, creativi, sognatori… insomma, due palle.
Bisognerà che prima o poi vi decidiate a realizzarne qualcuno di quei sogni.
La luna in opposizione al trigono di mercurio in cancro dice che è il momento giusto per farvi crescere barba e capelli e iniziare un viaggio in harley, magari un bel coast to coast rimini-cecina.
Se invece siete uomini, provate a incanalare tutta la vostra creatività in un corso di pittura.

Buona Pasqua a tutti!

AGGIORNAMENTO

su gentile richiesta dei miei amabili lettori, aggiungo un paio di segni in più:

Maiale ascendente aragosta: attenzione alle feste, rischiate un’indigestione nonché la maledizione di Tutankamon!
Barbabianca consiglia: risino all’olio, parmigiano, rigorosamente reggiano, e un cornetto rosso.
L’opposizione di plutone in gallo vi sconsiglia assolutamente la visione di Buona Domenica.

Dragone: gran bel segno. Potente (d’aspetto), sontuoso (all’apparenza), imponente. Peccato per quell’irresistibile impulso che avete di arrovogliarvi su voi stessi!
Barbaviola consiglia: aspettate, non abbiate fretta. Vedrete che quell’allenatore che proprio non sopportate presto verrà allontanato, molto presto.
Anzi, se le cose andranno in un certo modo, potrebbe essere allontanato anche la settimana prossima!

Nuove proposte

di maia, 18 Marzo 2008

Dopo estenuanti litigate su sciocchezze come il tracciato della tramvia e lo spostamento delle opere d’arte, finalmente un modo intelligente di ridiscutere il benessere cittadino.
Da “Oblò”, rubrica delle pagine fiorentine di Repubblica:

«Nei parchi di Firenze si potrà fare l´amore liberamente. Baci, carezze, petting e rapporti sessuali completi sull´erba, niente sarà proibito. Ci saranno regole precise da rispettare, ovvio: il via libera scatterà soltanto all´imbrunire; guai a collocarsi vicino alle aree gioco dei bambini; guai a gridare, a esprimere il piacere in maniera eclatante, neppure per simulazione; guai a lasciare i rifiuti nel verde, che tutto sia convogliato negli appositi cestini (…). Le forze dell´ordine presidieranno a distanza, senza disturbare, e interverranno soltanto in caso d´infrazione. »

Ma vi immaginate quanto un’innovazione del genere farebbe bene all’umore di una città incarognita come questa?
Basta con le macchine appostate in doppia e terza fila per godersi un poco di intimità, basta con le sveltine da coda del rientro. E basta anche alle proverbiali sette camicie che devono sudare i poveri guardoni per fare il loro mestiere.
Questo sì che è progresso!
Non a caso l’idea è mutuata dall’avanzata Olanda.
Solo che qui siamo in Italia.
Il che vuol dire che la cosa non è realizzabile. C’è poco da fare, non abbiamo la mentalità adatta. E’ tutta colpa della nostra religione di stato e di come ci ha ridotti.
Ma mica mi riferisco al cattolicesimo, come fa il buon Gucci.
Io parlo del calcio.

Ve l’immaginate che succederebbe al povero carabiniere a cavallo o allo sventurato vigile urbano che devono sanzionare le infrazioni?
E al primo cartellino dubbio sarebbe tutto uno sbraitare per la moviola in campo!

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Il mattino ha l’oro in bocca

di maia, 15 Marzo 2008

No, non fatevi ingannare, non è il fantomatico post su “Shining e il perturbante”.
Quello sarà il mio Requiem, lo so. Tutte le volte che sono in bagno e sento bussare alla porta, immagino sia un uomo tutto in nero che, con occhi spiritati, un sorriso diabolico e un’accetta in mano, mi offre sacchettate di soldi per farmi scrivere quel dannatissimo post. Allora io mi barrico dentro. I colpi alla porta si fanno sempre più insistenti e violenti. L’uomo nero comincia a urlare forte e, dannato imbroglione, con la voce di mia sorella!

Lui è là fuori, lo so e io col cavolo apro!
Provo ad evadere dalla finestra ma, essendosi che il bagno è situato in una mansarda alta due metri e che siamo comunque al quarto piano e di neve non c’è traccia, il compito mi sembra piuttosto arduo.

Così, tutta sudata, un piede malamente poggiato sul bordo bagnato del lavandino e l’altro premuto contro la porta, scivolo, batto la testa sullo spigolo del mobilino di legno bianco candido, che poi tanto candido non è, visto che hai voglia di darci sotto con glassex e olio di gomito, quei maledetti aloni di polverine truccose non se ne vanno, nemmeno se piangi in ginocchio…
Ma che stavo dicendo?
Ah, si, di solito casco per terra, perdo i sensi e quando mi risveglio mi ritrovo con la porta del bagno sfondata e mia sorella che mi cammina sopra, imbufalita, perché sta facendo tardi a lavoro.
Come se fosse colpa mia!
Se solo arrivasse un attimo prima lo prenderebbe con le mani nel sacco quell’idiota di Jack Salieri che mi vuole uccidere con la mia stessa arte!

Ma torniamo a noi.

Questo post era sui miei risvegli mattutini.
Quando, di corsa perché puntualmente in ritardo, faccio tutto insieme. Mi lavo la faccia, mentre mi lavo i denti, mentre mi trucco, mentre mi pettino, mentre ascolto la radio.
Di solito è radio 24.
Perché alle otto fanno un notiziario lungo e approfondito, come è sempre più raro alla radio.
Perché lì dentro hanno un incredibile naso, sanno cogliere con assoluta precisione in quale direzione spira il vento per poi cavalcarlo con assoluta imparzialità. E io son curiosissima di sapere in che direzione spira il vento. Tutta questa incertezza su chi vincerà le prossime elezioni mi logora più di Everton-Fiorentina.
E per i fantastici mini-editorialini che seguono il gierre.
Dopo l’edizione mattutina, infatti, va in onda un commento, roba di pochi minuti, ad opera di sette opinionisti, uno diverso per ogni giorno della settimana.

Il mio preferito è senza dubbio quello del giovedì.
Perché di giovedì, subito dopo il notiziario, va in onda Spicolature”, l’editoriale di Mila Spicola!

E’ davvero incredibile con quanta precisione quella donna riesca, fra tutte le notizie di attualità della settimana, a cogliere puntualmente la più insulsa.
E dopo averla sviscerata con tale inconsistenza da lasciarmi ogni volta ammirata, piazza un vero e proprio tocco di classe. Con voce sensuale e ammiccante scocca il suo “Ma mi chiedo e vi chiedo….”.
Perché, come il più scafato dei cabarettisti, la Spicola sa che niente fa più presa sul pubblico del tormentone. E così si è creata la “sua frase” il suo marchio di fabbrica, preludio a una domanda assolutamente imprevedibile nella sua inconcludenza da lasciare letteralmente choccati.
Per poi concludere con una chiosa di intollerabile bellezza.

Questa volta si parlava, per esempio, dell’asinaggine degli studenti italiani, delle scuole piene di professori incapaci che pensano solo ai lauti stipendi che sgraffignano allo stato e delle lunghe vacanze durante le quali scialacquano i loro patrimoni. E lo si faceva con una tale incisività, che già non mi ricordo la sferzante opinione della mia opinionista preferita!

Dio, come faccio ad aspettare la prossima puntata?
Riascoltare le vecchie in podcast non mi basta, io la voglio, la voglio subito la nuova spicolatura!

Eh, sì, il giovedì è diventato il mio giorno preferito. Non più solo per gli gnocchi.
Da ora in poi saranno gnocchi e Spicola!

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