Maia va in Città

di maia, 26 Marzo 2009

moebiusSon ben strani questi milanesi!
Vivono in una città piena di strade larghe, tram1, bus e altre diavolerie del genere.
Ma quello che più impressiona è la Metropolitana.
Non so se avete presente, la Metropolitana è come una specie di treno, ma più stretto e più lungo, che viaggia sottoterra.
Per raggiungere la Metropolitana bisogna scendere delle scale.
E queste scale della Metropolitana sono un po’ ovunque.
Te giri per la città e trovi tanti cartelli rossi con una M maiuscola che pensi: ma tu guarda che megalomani qui a Milano! E che insicuri per riempire così la città di M-di-Milano. Come i supereroi con problemi di identità che hanno bisogno della grande S sul petto per ricordarsi che Sì, Son proprio io il Supereroe chiamato Superman!
Così pensavo.
Poi mi hanno spiegato che sono le discese della Metropolitana.
E se vuoi respirare la vera aria della Metropoli di Milano, c’è poco da fare, devi prendere la Metropolitana.
Così non resisti, scendi le scalette, anche per andare da via Dante al Duomo.
Che poi è strano. Ero convinta che via Dante e il Duomo fossero una cosa prettamente fiorentina e invece, a quanto pare, si trovano un po’ in tutte le città. Poi dice che son i giapponesi2 i copioni!

Scendi le scale, dicevo, e ti trovi in una specie di groviglio di gallerie, illuminate e con un sacco di gente dentro che corre e ti urta e ti sballottola e ti trascina come in un fiume in piena3.

Il primo impatto è terribile.
E’ come trovarsi in mezzo a un incubo di Escher e ti piglia l’ansia di non poterne più uscire (sarà mica M di Moebius?).

Se sei fortunato, sei in una stazione con una linea sola4.

E allora se nella stazione della Metropolitana c’è una linea sola, l’unico rischio che corri è di prendere un treno che va nella direzione opposta a quella che ti serve.

Se invece sei alla Stazione della Stazione dei treni (quelli veri), per esempio, allora sono guai.

A quel punto rischi di trovarti ovunque, tranne che in via Camperio, dove c’è un congresso che ti aspetta da venti minuti e tu non sai che fare perché quello è il congresso più importante della tua vita, ma tu sei a San Siro.

 

NB questo pezzo è stato scritto il giorno 1 luglio 2009.
La data di pubblicazione è il 26 marzo 2009.
Non so bene cosa sia successo, ma molto probabilmente il fatto di citare nello stesso post Moebius e la Metropolitana di Milano ha provocato una lacerazione del continuum spazio-temporale.
Quindi domani, quando mi sveglierò nel mio letto, sarà il 27 marzo 2009.
Quindi dovrò di nuovo, e in eterno, sorbirmi la campagna elettorale di Renzi.
Qualcuno mi aiuti!

 

  1. ebbene sì, anche in centro. Anche a due passi dal Duomo! []
  2. i peggiori a questo proposito sono i romani. Ho scoperto che anche loro hanno una Cupola su una Cattedrale. E la chiamano pure Cupolone! Comunque si vede che i romani non son giapponesi. Che la copia mica l’hanno fatta per bene. Invece che rossa è bianchiccia. Che diavolo, con tutti i soldi che hanno speso, potevano almeno scegliere materiali che non sbiadiscono! []
  3. a dire il vero non sono tutti scortesi. per esempio c’è anche una gentilissima ragazza che si offre di premerti i bottoni della macchinetta che fa i biglietti. Pensa che questa ragazza è così carina che non solo ti fa il biglietto, ma dopo ti segue per tutta la stazione. Poi dice che i milanesi son poco affettuosi! []
  4. le linee sono i percorsi delle metropolitane. Si chiamano linee perché son disegnate su dei cartelloni, a forma di linee colorate, appunto []

Post porno

di maia, 23 Marzo 2009

Istigata da un mio amico e incoraggiata anche da una blogstar, ho deciso di trasformare questo mio (blog) in un blog porno.
Oddio, proprio porno porno no, che fa volgare… Diciamo che ne farò un blog erotico.
In fondo il maggior numero di persone che arriva qui lo fa cercando le porcate più disgustose.
Si collegano googlando “vecchiette in calore” e “sesso porno animal”. Quando va bene cercano “wwwporno, commesse, calorecom”. Perché dunque non accontentarle (le persone, non le commesse)1?
Così ho deciso.
Certo, so che non sarà affatto una cosa facile. Mica una si siede una sera davanti al pc e tra una chat e l’altra si mette a scrivere cose porno erotiche così, come niente!
Tanto più se quell’una ha un ragazzo.
Scrivere cose erotiche, infatti, è una cosa seria e richiede molta preparazione.
E diventa particolarmente complicato se il tuo ragazzo ti dice qualcosa del tipo:

“ok, se fai un blog porno per me va bene.
Basta che non scrivi cose troppo porno. Insomma, sai, quelle dove la gente si tocca e si fa le cose. E, insomma, sarebbe bene che non nominassi i così, lì, quelli dei maschi e delle femmine. E se potessi eliminare i baci…
Insomma se fai un blog porno per me va bene, a patto poi che lo leggo solo io”.

Ecco, dunque, a questo punto la brava futura blogger erotica blocca il fidanzato su gmail e inizia a lavorare sul suo blog por finemente erotico.
Per prima cosa si procura del materiale di studio.
“Alle dame del castello…”, “Quel gran pezzo dell’Ubalda…”, la puntata 3×20 di heroes, che se la scarichi adesso ci vedi una cosa che sembra poco attinente a quanto successo nella 3×192, ma comunque come trama si adatta molto bene agli studi in questione3.

Una volta ben assimilato il materiale, si passa alla parte creativa.
Che è la più semplice.
Basta una trama asciutta, ambientazione ridotta al minimo, un paio di scene atletiche e il gioco è fatto4.
A questo punto non rimane che pubblicare il pezzo, trampolino di lancio per imperitura fama internettiana e contratti miliardarii con grandi case editrici.

Così, signore e signori, lasciate che vi presenti il primo post porno finemente erotico di solo in superficie.

Manhattan, un bellissimo giorno di primavera, sensuale come solo a Manhattan (e a Brozzi) la primavera sa essere. Lei, Jessicah, commessa bionda, bellissima, passeggia annoiata per strada con le buste della spesa, lasciandosi carezzare dal sole. Non si accorge che la minigonna che ha indossato per andare al discount “tutto a 1 euro” le si è alzata, lasciandole maliziosamente scoperto il reggicalze di pizzo nero e il comodo completino in latex. Rientra nel grattacielo di famiglia (suo marito è un preclaro ingegnere cassaintegrato dell’IBM). Nell’atrio vede lui. Lui, muratore-idraulico di colore, sudato e con della farina addosso (nel tempo libero fa il panettiere). Si guardano. Entrano nell’ascensore. Con loro entrano una vecchietta, un cane, una scimmia e un pitone. Tutti si riguardano, imbarazzati. Il cane intavola una conversazione sul tempo. La vecchietta parla dei propri reumatismi. Tutti fingono indifferenza, ma si respira tensione nell’aria. Improvvisamente il pitone non resiste più, cede ai propri istinti e si avviluppa intorno alla scimmia. L’atmosfera si fa calda. Il muratore-idraulico-panettiere tira fuori dalla tasca una lattina di chinotto e inizia a bere voluttuosamente. Jessicah tira fuori dalla borse della spesa la panna montata e inizia a spruzzarsela in bocca. La vecchia si estrae la dentiera e inizia a passarsela sensualmente sulla scollatura. L’atmosfera a questo punto è arroventata.
(omissis5)

LUI: ahhhhahhhhahhhh
LEI: mmmmmhhhhhhh
ESSA: AH! AH! AH!
L’ALTRA: ehhh?
ESSI: mmmmmhhh
LIFTMAN: 38°!

  1. e magari cercare di farci pure qualche soldo? []
  2. Ci son dei personaggi nuovi, che non avevo mai visto prima e stranamente son tutti nudi. Francamente non capisco cosa c’azzecchino con la saga dei Petrelli. Ma forse nel guardare la serie in originale, mi son persa degli sviluppi fondamentali. []
  3. oltre a risultare utile anche a controllare la veridicità di certi luoghi comuni. Tipo la leggendaria superiorità della razza nera in certi campi. Bene, non tutti i luoghi comuni son poi così comuni []
  4. Tanto se si vuol fare un porno fine pezzo erotico un po’ più lungo senza sbattersi troppo, basta riciclare qualche scena a intervalli regolari e il gioco è fatto. Che lo zoccolo duro dei fruitori nemmeno si accorgerà di star rileggendo le stesse scene di prima []
  5. per venire incontro alle richieste del proprio ragazzo, l’autrice ha tagliato alcune parti del racconto in cui i personaggi si toccano, si fanno le cose e si nominano i cosi, lì, quelli dei maschi e delle femmine. Tanto è quasi meglio così, che i pezzi tagliati sarebbero adatti solo a stomaci molto forti. ndr []

CB is back!

di maia, 21 Marzo 2009

E alla fine eccolo!
Più bello di Brunetta, più divertente di Berlusconi, più carismatico di Franceschini (nomino il bel Dario per meri motivi di par conditio sine qua pro quo1 ), è tornato su questi schermi il blog che tutti amiamo.
Ed è tutto rinnovato, colori, contenuti, impaginazione!
Beh, sui contenuti non ci metto la mano sul fuoco (mica sono Nunzio Scelba!), ma sulla grafica… vi dico solo che è curata dal creatore di questa meraviglia di template qui (nel senso di questo qui, il mio).
E va bene, è vero, ci scrivo pure io2, ma non vi preoccupate, ci sono anche tanti autori nuovi, bravissimi.
Sarà tutto un susseguirsi di articoli brillanti, vignette, recensioni…
Vi assicuro che non si era mai vista tanta carne al fuoco dai tempi di Nerone!
Cosa aspettate, allora? Correte subito a leggere il Nuovo Cabaret Bisanzio!3.
Non ve ne pentirete, vi dico.
D’accordo?

  1. non voglio mica che ci chiudano il sito appena riaperto! []
  2. rigorosamente sotto pseudonimo, mica sono scema… []
  3. per collegarvi basta premere sul bel disegnino là sopra. Aut. Min. n.166 696969, per eventuali controindicazioni leggere attentamente il foglietto illustrativo. Non assumere in caso di morte []