è il giornalismo, bellezza!
Quando, in giornate uggiose come questa, senza più calcio e teatrini televisivi annessi, sono in piena crisi d’astinenza da pulp ed oscenità varie e la puntata di "Studio Aperto" è ancora troppo lontana per poter resistere, mi basta leggere la cronaca locale dei quotidiani per sentirmi subito meglio.
Perché, lo so, sembra incredibile, ma Giordano ha fatto scuola. Le redazioni dei giornali pullulano di giovani virgulti pronti a tutto pur di farsi notare. Così scelgono la strada più semplice.
Dalla cronaca fiorentina di repubblica del 2 giugno:
“Stritolato dal rullo a 18 anni”.
Questo il titolo.
“Uncinato dai ganci, trascinato dal rullo e schiacciato. Un macchinario grande e rumoroso, una serie di (…) lame che servono a fare a brandelli i tessuti giovedì sera si è mangiato A. P.” è l’inizio di un articolo nel quale non ci vengono risparmiati dettagli interessantissimi.
Io rimango affascinata.
Il linguaggio è piatto. Il vocabolario ridotto all’osso, poche le parole usate, sempre le stesse, ma iperboliche e scioccanti.
Niente da dire, il pezzo è perfetto.
Il ragazzo farà strada.
Magari come redattore di Lucignolo.
Vedo messa peggio la sua collega che spiega come una famosa studiosa sia giunta a delle conclusioni innovative su un manoscritto, svolgendo le sue ricerche ovviamente non sul prezioso originale, ma su un "fax-simile".
Temo che più in là del tg2-cultura non potrà andare.
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