Mortacci (sua)
Mi fanno ridere tutti questi bei tomi che parlano di difficoltà nella vita di coppia, di attriti insanabili che crescono col tempo e altre scempiaggini del genere.
In realtà la mia convivenza scorre via beatamente. In fondo basta raggiungere un accordo preventivo con la controparte, qualcosa di semplice e lineare, del tipo “si stabilisce che in ogni forma di conflitto e di contrasto, la contraente (ovvero io) ha sempre ragione e il subente (ovvero tu) me la riconoscerai sempre (la ragione) ed alla fine di ogni discussione converrai con me sulla mia innata acutezza e non comune intelligenza. Oltre che su una bellezza mai vista, non bellezza intesa nel senso classico, ovvio, una bellezza tutta mia, diciamo, ma intensa. In cambio mi impegno a riconoscere che sei un tipo”.
Ecco fatto, che ci vuole?
Solo su una cosa non riusciamo proprio a metterci d’accordo il mio fidanzato ed io.
E’ che per lui in un noir, per essere buono, non ci devono essere morti ammazzati.
Comment by ndr — 2 marzo 2011
uhahahaahah!!! (-;
Comment by Laura — 18 marzo 2011
Che bella storia, la vostra
Comment by maia — 25 marzo 2011
eh, grazie mille.
però è una fatica…