Amore 2.0

di maia, 17 Gennaio 2008

E così alla fine ci siamo.
Dopo mesi passati a scriverci. A leggerci. A raccontarci per mail.
Dopo mesi spesi a parlarci. Ad ascoltarci. A confessarci per telefono.
Dopo mesi consumati nello spiare le rispettive eccitazioni a chilometri di distanza e ad ascoltare i nostri respiri farsi via via più affannosi (che strana voce roca che ti viene, amore. Sembri quasi uno di quei maniaci da telefilm americano).
Dopo mesi bruciati a fantasticare sulle tue foto… a sognare quelle dolci labbra poggiate sul mio collo, sulla mia pelle e quegli occhi intensi nei quali perdermi…
Ecco, adesso potrò finalmente incontrarti di persona, dolce amore.
Più veloce, devo correre più veloce, il treno sta entrando in stazione. Eccolo, lo vedo! Accidenti a me, perché arrivo sempre all’ultimo? E perché avrò messo tacchi così scomodi? Maledizione! Senti come mi cola il sudore sulla nuca! E sulla fronte! Cristo santo, il fondotinta si starà sciogliendo! No, il trucco che cola no, non ora! E i capelli! Mioddio, no, i capelli si staranno afflosciando! Devo darmi una controllatina senza farmene accorgere. Lì dietro! Mi nascondo fra il cartellone degli orari e quel gruppo di cinesi. Cavolo! Son troppo bassi! Mai un tedesco quando serve! Al diavolo, troppo tardi per cercarne qualcuno.
C’è! Il trucco c’è tutto! Bene. Il ciuffo si è sgonfiato, ma pace. E il sudore… beh, ma quello è il bollore che mi metti nelle vene, tesoro. Perfetto! Tutto a posto, posso andare.
Giusto in tempo, il treno si sta fermando. Carrozza sette, ha detto.
Eccola.
Uhm… ma quando scende?
Dove sei, tesoro?
Questo no, è vecchio. Questo no, è grasso. Questo no, peccato…
Eccolo! È lui! Che caro, fuma una sigaretta fingendo nonchalance, eppure anche lui, chissà com’è agitato dentro. Ecco, mi ha vista! Toh, beccati sto’ sorriso. Ti piace, eh, mi sorridi…
Mi avvicino, con passo danzante. Ti volti verso di me. Dio, sento le palpitazioni. La gente che passa di corsa sulla banchina ti nasconde a tratti alla mia vista. Dal vivo, sotto questa luce obliqua sei anche più bello, sai. Ti facevo giusto un poco più magro, ma sei bello. Decisamente bello. Che buffa sensazione. Conosco a memoria ogni tuo tratto, eppure sei come uno sconosciuto per me. Una famiglia si mette in mezzo coi bagagli. Americani, di sicuro. Che stupidi! Una signora ci guarda. Povera vecchia. La sua vita è finita, non ha altra soddisfazione che spiare quella altrui. Un ragazzino alle tue spalle si guarda intorno smarrito. Ma ora ci sei tu davanti a me. E tutto il resto… tutto il resto non conta. Tutto il resto non esiste. Siamo io e te. Uno di fronte all’altra. Finalmente. Non una parola. Solo un lunghissimo sguardo. Intenso. Il tuo è vagamente sorpreso. Beh, ho cambiato colore ai capelli, non te lo aspettavi, eh? Fai per dire qualcosa, ti metto un dito sulla bocca. Non sciupare il momento. Tesoro… finalmente… finalmente… non resisto più, mi avvicino, accosto le labbra alle tue. Hai una leggera esitazione, ma poi mi baci. Dio, se mi baci! Amore! Sei travolgente. Sei unico. Sei… sei… eccitato! Che impeto! Che lingua! E che mani! Ehi, non ti sembra di esagerare? Va bene che abbiamo parlato per mesi di questo momento, ma insomma, siamo pur sempre in mezzo alla stazione! Eddai, sotto la gonna no, da bravo. Uhm… senti come mi preme contro il suo corpo, così energico, così virile… La vecchia ci starà fissando, sicuro. E il giovanotto goffo… ehi, sembra sbigottito. Beh, che ha, non ha mai visto due innamorati baciarsi?
Annunciano il treno in partenza. Ci stacchiamo a fatica.
Ti guardo, trasognata, mentre risali a bordo. Un sorriso soddisfatto.
È stato tutto così veloce. E non una parola. Certo, è più romantico così.
Ti saluto, ma non mi consideri.
Capisco, il dolore del distacco.
Il giovanotto seccherello si avvicina con aria offesa, mi tira addosso una scatola di cioccolatini e risale pure lui.
Dico, ma che gli prende?
Che strano, a pensarci bene, ha un viso vagamente familiare…
Vabbè, il mondo è pieno di matti.
Le porte si chiudono.
Addio, amore, è stato bellissimo.
Cerco di scorgerti nel vagone, ma non ti vedo. Di sicuro starai pensando alle dolci parole da scrivermi.
Non vedo l’ora di aprire la posta!

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29 Commenti »

  1. Commento by Sauro17 Gennaio 2008

    Mi hai fatto commuovere! A quando il film? Per gli attori vedrei bene Angelina Jolie e Danny de Vito.

  2. Commento by Ted17 Gennaio 2008

    Io pensavo a Lino Banfi e Charlize Theron.

  3. Commento by Maia — 17 Gennaio 2008

    bah.
    allora per il momento la jolie e la theron si giocano il ruolo della protagonista femminile (concordo pienamente), de vito e banfi si giocano quello maschile.
    ma il ragazzino imbranato chi lo fa?

  4. Commento by Ted17 Gennaio 2008

    L’attore di Billie Elliot.

  5. Commento by Sauro17 Gennaio 2008

    Per il ragazzino imbranato vedrei bene Steven Seagal.

  6. Commento by Ted17 Gennaio 2008

    Sai che ci hai ragione? Oppure Dolph Lundgren.

  7. Commento by magosilvan — 17 Gennaio 2008

    Sai che però sotto la gonna mi aspettavo di trovarti più magra? T’è andata bene che il tipo dei cioccolatini s’è offeso. Non ti avrebbero mica fatto bene, tesoro.

  8. Commento by Maia — 17 Gennaio 2008

    dunque, riassumendo, voi due ragazzi la mia trama la vedete più o meno così:

    la donna invisibile, preoccupata per il proprio aspetto, scambia il pinguino (o oronzo canà) per io ti spiezzo (o billy elliot), innamorandosi di lui.
    giusto?

  9. Commento by Maia — 17 Gennaio 2008

    Mago!
    ma che dici?
    i cioccolatini fanno bene, sempre e comunque!

  10. Commento by magosilvan — 17 Gennaio 2008

    E allora la prossima volta una mano sotto la gonna e una scatola di specialità Peyrano nell’altra.

  11. Commento by Taniele17 Gennaio 2008

    A me ricorda questa citazione: “Ti ho conosciuta in un clubs / eri bellissima, ma avevi un solo difetto: / non c’eri”.

  12. Commento by Maia — 17 Gennaio 2008

    uhm… ma anche no, Mago.
    i cioccolatini per il momento stanno bene nella borsa da viaggio. magari dopo..

    taniele, benvenuto!
    in effetti i miei riferimenti son sempre alti.
    che io ricordi certa cultura non mi sorprende affatto!

  13. Commento by Baxx17 Gennaio 2008

    ah, l’amore… attraverso il velo di lacrime i caratteri sullo schermo mi appaiono sfocati e tremolanti come le mie dita sulla tastiera… sono commosso!
    che storia romantica, e che dolce finale, con tanto di cioccolatini a sorpresa! inviati, senza dubbio alcuno, dal Grande Guardone che da lassù non ci perde d’occhio.
    pensa la gioia, quando ingobbiti dagli anni e dalla passione tornerete su quel binario con i nipotini al seguito!

  14. Commento by Maia — 17 Gennaio 2008

    nipotini dici?
    inguaribile romantico di un baxx, tu vedi lieti fine ovunque! 🙂

    io invece penso che tornata a casa troverà una bruttissima mail nella casella di posta…

  15. Commento by paolo beneforti17 Gennaio 2008

    ammé più che 2.0 me sembra (2+1).0

  16. Commento by Maia — 17 Gennaio 2008

    eheh che non sarebbe poi tutto questo male…
    insomma, quando uno ha mal di testa o è proprio tanto tanto stanco, magari l’altro no…

  17. Commento by Marcello17 Gennaio 2008

    Eh le relazioni che nascono su internet si consumano così velocemente, probabilmente hanno pure la data di scadenza ma è sempre sul retro della confezione, dove non guarda nessuno.

  18. Commento by Maia — 17 Gennaio 2008

    come!
    o se ci fanno anche la pubblicità in tv!
    quella bella famiglia, quella bella coppia che si ama…
    vuoi dire che la pubblicità talvolta è ingannevole?

  19. Commento by aquatarkus18 Gennaio 2008

    questa storia lascia un inquietante interrogativo sul presunto suicidio di Anna Karenina.

  20. Commento by Maia — 18 Gennaio 2008

    aqua! finalmente uno che coglie il non detto, il senso sotterraneo di tutta la storia!
    ah, lo sapevo che potevo contare su di te.
    e che dire di leonardo quando reincontra benigni e troisi dopo aver inventato il treno? è un caso che gli “attori” della scena siano in tre, proprio come in quel sublime momento?
    e perché non è stato sviscerato quel punto nodale della storia dell’umanità?
    secondo me c’è del mistero…

  21. Commento by Marialuisa18 Gennaio 2008

    Ciao, passavo per caso di qui, perchè sono capitata sul tuo vecchio blog…
    Complimenti, se hai tempo passa da me, mi farebbe piacere! http://angelmarilu.spaces.live.com
    Baci

  22. Commento by Maia — 18 Gennaio 2008

    ti ringrazio per i complimenti marialuisa e benvenuta.
    passerò di sicuro
    🙂

  23. Commento by Ziby — 18 Gennaio 2008

    Il tuo racconto (autobiografico?) è delizioso, peccato, solo, mi ha lasciato in bocca un vago senso d’amaro.
    Ti sarebbe avanzato ancora un cioccolatino?

    Volevo ringraziarti per le parole d’incoraggiamento e ricordarti che la prossima volta che ci diamo appuntamento alla stazione almeno comunicami il binario via sms…
    (Così, tanto per ingarbugliare ulteriormente la trama).

  24. Commento by Maia — 18 Gennaio 2008

    ziby!
    che bello averti qui!!!

    oh, poi mi spiegate perché siete tutti convinti che sia autobiografico.
    ma secondo te io mi sarei accontentata di un bacio alla stazione? 😉

  25. Commento by AdRiX18 Gennaio 2008

    Mi sono commosso! Che pathos!

  26. Commento by Maia — 18 Gennaio 2008

    vero?
    hanno ragione cip e ciop là in cima, dovrei trarne una sceneggiatura per un film!

  27. Commento by Rab21 Gennaio 2008

    Geniale. Se posso solo fare un appunto, l’avrei considerato un capolavoro se non ci fosse stata la figura del ragazzo coi cioccolatini.. ancora più corrosivo e grottesco, in quel caso. Brava, comunque 😉

  28. Commento by Maia — 21 Gennaio 2008

    grazie mille, rab, e benvenuto.
    è che io ho un tale debole per la cioccolata…
    uno coi cioccolatini doveva esserci per forza! 🙂

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    […] lo ha già letto nella versione originale stenterà forse a riconoscerlo dopo la cura dimagrante cui l’ho sottoposto. Il fatto è che […]