un’estate al mareee (1)

di maia, 1 Settembre 2007

Sbattono le imposte.
Vado a chiudere le finestre e vedo che il vento sta portando a spasso nuvoloni dall’aria poco promettente. Mi affaccio, e nel serpentone sotto casa riconosco il famigerato rientro estivo. Accendo la tv e mi accorgo che i programmi televisivi, uno alla volta, si stanno lentamente risvegliando. Il sorriso di gorge clooney, abbagliante come in un film dei coen, sbuca da ogni tg.

È settembre. È ora di riprendere le solite abitudini.

Un ultimo sguardo all’abbronzatura, che, cavolo, sta già venendo via! Ma come, dopo tutta la fatica per prenderla, le ore di estenuante tortura, lucertolati sotto il sole africano, con il termometro che segna 49°… ah già, io sotto il sole non ci sono stata praticamente mai. Del resto è più forte di me, il mare è troppo attraente. Così come troppo allettante è un comodo lettino sotto l’ombrellone. Vuoi mettere la soddisfazione di leggere distesi all’ombra in riva al mare, in santa pace…
Santa pace…
Beh, fino a quando non arriva la solita coppia di soliti ragazzini col solito stereo che irradia la solita musica, a tutto volume. Italiani, ovviamente.
È proprio vero, non si riesce a scappare mai abbastanza lontano.
Mi tappo le orecchie con due paguri giganti (tanto il bianco non aveva alcuna chance, quello nero stava stravincendo la corsa), e riprendo la lettura. Anche questa volta, previdente, mi ero fatta la scorta. Prima di partire sono andata alla mia solita libreria e, come da copione, ci ho lasciato mezzo stipendio. Mi sono tenuta alla larga dal bancone novità, invaso da “Il codice di Archimede”, “Il codice di Machiavelli”, “Il segreto di Michelagelo”, “La verità su Maria Maddalena”, “La vera storia dei templari raccontata da Marzullo” e sono andata dritta al reparto giallo/noir.
Questa volta mi sono ritrovata nel cestino Avoledo, Saramago (2), Camilleri, Stout, Lodge, Lucarelli (2), Macchiavelli (2), Queneau (fresco di stampa), Eugenides, Hart, Sciascia, Dürrenmatt (2).

Sulla spiaggia, mentre constato amaramente come in agosto i commessi non tengano in gran considerazione l’ordine sugli scaffali, inizio a sfogliare uno dei Dürrenmatt. Si intitola “Il Minotauro”. “La morte della pizia” mi era piaciuto proprio tanto. Poche pagine, ma intense. Anche questo è più o meno della stessa lunghezza. Sono 74 pagine. Certo, però, che è scritto con caratteri enormi. Praticamente un libro per ipovedenti. E non riesco a leggere lo stesso! Eppure ho scelto apposta le lenti arancioni, per vedere meglio… ma che cavolo c’è scritto? Diamine, ho “scelto” la versione con testo originale a fronte! È una bellissima idea, peccato che di tedesco io conosca giusto le parole essenziali: essen e slafen. Che poi non ho nemmeno idea di come si scrivano…
Vabbè, il libro deve essere comunque gustoso. Cavolo, quante figure! Ogni tre pagine c’è un disegnino! E che brutti che sono! Lugubri… insomma, fammi un po’ vedere… in tutto di pagine leggibili ce ne sono 23. Per un costo totale di 8 euro.
Praticamente tutto il testo è lungo quanto la quarta di copertina. Leggo quella “… Luogo dell’azione, un labirinto fatto di specchi che riflette immagini all’infinito… un gioco di rimandi fra l’essere e la sua ombra, il corpo e le sue migliaia di copie riflesse, che riproduce l’illusorietà di qualsiasi tentativo di fuga. Un racconto che corre rapido verso un epilogo drammatico… con i lettori schierati al fianco del presunto mostro…).
Fatto. Posso passare a Camilleri.

Promemoria. Devo decidermi a trovare un metodo diverso per scegliere i libri.

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10 Commenti »

  1. Commento by Magosilvan10 Maggio 2007

    A me hanno telefonato soltanto oggi nell’ordine: British Telecom, Mediaworld, Albacom, Vodafone, e chi se l’è cavata meglio si è beccato un vaffanculo. E’ l’unico modo, maia.

  2. Commento by maiaB10 Maggio 2007

    🙂
    ma quando la linea ti serve?

  3. Commento by baxx10 Maggio 2007

    quando la linea serve, meglio cercare la via del compromesso e della tolleranza. mai litigare con un’operatrice prima che la linea sia attivata e testata e rodata.
    subito dopo, invece, sei libera di prenderti le tue soddisfazioni…

  4. Commento by maiaB10 Maggio 2007

    credo che mia sorella lo abbia capito.
    solo che adesso si trova con il pacchetto più costoso! 🙂

  5. Commento by baxx11 Maggio 2007

    guarda il lato positivo delle cose, Maia: appena tutto funzionerà a puntino tua sorella avrà tanti buoni motivi per azzuffarsi con le operatrici!

  6. Commento by maiaB11 Maggio 2007

    quelli non mancano mai! 🙂

  7. Commento by cronomoto11 Maggio 2007

    da me sono passati due volte per mettere la linea (che non è telecom, ma vengono sempre loro) la seconda volta insistevano, sorpresi, che era impossibile io potessi già collegarmi.
    In realtà erano passati anche il mese precedente per sradicare tutti i cavi compresi quelli dei miei vicini, ho dovuto chiamare un elettricista-speleologo.

  8. Commento by elica209911 Maggio 2007

    La Prima Legge del consumatore dice:
    “Ogni volta che hai a che fare con una compagnia telefonica tieni a portata di mano del Maloox”

  9. Commento by maiaB11 Maggio 2007

    crono, fino a poco fa pensavo che il loro motto fosse “non far sapere all’area commerciale quello che ha fatto l’area tecnica. e viceversa”.
    poi mi son resa conto che lì nessuno sa nulla di quello che ha fatto chiunque altro…

    in un qualsiasi altro posto di lavoro, un posto normale intendo, questo sarebbe impensabile

  10. Commento by maiaB11 Maggio 2007

    mò me lo segno, elica