cara mila ti scrivo…

di maia, 11 Agosto 2007

Si, lo so, avevo detto che andavo in ferie. E in effetti ero già lì, sulla porta di casa, che arrancavo trascinando un valigione che all’aeroporto mi faranno pagare miliardi di supplemento, tutta sudata, quando all’improvviso… una sorpresa!
Mila Spicola, Mila Spicola in persona, mi ha scritto! Ha replicato al post in cui riportavo la lettera di un’anonima signorina pettoruta che denunciava problemi simili ai suoi (suoi di Mila Spicola), per quanto relativi a parti anatomiche diverse.
Non ho potuto non rispondere al gradito commento.
Anche se mi addolora molto il sospetto che lei (sempre la Spicola) il mio post non l’abbia letto affatto, visto il tono della risposta. Ella (MS) mi accomuna, infatti, a tutti quelli che l’hanno criticata, quando io la sua causa l’ho sposata in pieno!
Non per niente questa è la mia controreplica.

Cara Mila (posso darti del tu?),
hai scritto un commento bello e accorato ma evidentemente indirizzato alla persona sbagliata!
Guarda che io concordo pienamente con te, non è un caso se ho deciso di mettere sul blog quella testimonianza.
Io appoggio le vostre lotte, la tua e quella della signorina pettoruta, senza se e senza ma.
Certo, il solito commentatore ottuso potrebbe ribattere che il tuo discorso sull’abbigliamento femminile non ha senso perché non di coprire la donna si parla, ma del semplice buon senso per cui esistono abbigliamenti più adatti e abbigliamenti meno adatti alle varie situazioni.
E che quindi la tua provocazione dei tacchi a spillo nel cantiere non funziona come spunto di riflessione, ma è un’immagine “evocativa" e molto “furbetta” fine a se stessa.

Potrebbe dire che generalizzare è sempre sciocco e che la banalizzazione dei problemi non aiuta certo a risolverli e anzi offre il destro a chi voglia affossare ogni discussione con la semplice constatazione che di generalizzazione e banalizzazione si è trattato.

Potrebbe inoltre dire che se tanti blog, maschili e femminili, hanno preso di mira il tuo sfogo sparando a zero sul modo e non sul contenuto, questo vuol dire che qualcosa nel modo avrai sbagliato, pur restando degnissimo il contenuto.

Potrebbe continuare ad affermare che più che un atto d’accusa, il tuo sembrava lo spot del tuo (bel) culo e che con le tue parole hai tu stessa attirato l’attenzione più sulle tue doti fisiche che sul messaggio che volevi mandare.

A questo ottuso rispondo prima di tutto che la tua è stata una scelta cosciente e accorta, hai usato contro il “nemico” il suo stesso modo di ragionare e sapendo che la sola cosa di cui vuole leggere è il tuo culo, tu ovviamente di quello hai parlato e in maniera giustamente insistita.

Riguardo alle altre accuse, beh, è inutile perdere tempo a rispondere.
Come hai notato tu stessa, di persone appunto ottuse e scarsamente avvezze al ragionamento si tratta.
Se maschi.
Se femmine, di sicuro si tratta di donne che nutrono una profonda invidia nei confronti del tuo (bellissimo) culo.

Per fortuna in giro ci sono anche donne come me (e come te?) che hanno solo l’invidia del pene!

Siamo noi che salveremo il mondo!

Sempre a disposizione per eventuali controcontrorepliche,
tua
Maia

Ps però magari questa volta aspetta che io sia tornata dalle ferie.

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