shopping (piccolo regalo pasquale)
Sono a dieta da lunedì.
E la cosa non mi piace.
Si, perché io la dieta la trovo un’usanza contro natura, come qualsiasi privazione volontaria dei piaceri della vita. Ma in certe occasioni è obbligatorio farla. No, non parlo della fase preparatoria al primo appuntamento con un ragazzo, né a quella della prima volta in cui lui ti vedrà nuda (sempre che le due cose non coincidano). Sono fermamente convinta, come tutte le donne troppo pigre per riuscire a perdere i chili in eccesso, che la persona giusta per me è quella che mi accetta così come sono.Io la dieta la faccio per motivi molto più seri.
Ho deciso, infatti, che domani faccio shopping.
Ogni volta che vado in uno di quei grandi negozi di abbigliamento del centro, uno dei tanti Simpley, Sauronel, Bara, mi sento inadeguata e sin dal momento esatto in cui metto piede sulla soglia, avverto le occhiate strafottenti di qualcuna di quelle flessuose modelle che fingono di fare le commesse là dentro.
Così ogni volta che voglio comprarmi qualcosa di nuovo, mi devo preparare con largo anticipo, sia mentale che fisico. Devo scegliere l’abbigliamento giusto, ma soprattutto devo esibire un corpo perfetto. Insomma, il più perfetto possibile.
Io ho una mia tattica per evitare gli sguardi inquisitori di quelle iene dal sorriso falso. Entro quando il negozio è pieno. E’ vero, c’è più confusione, ma spero così sia più difficile che una di loro mi si appiccichi alle costole.
Accorgimento inutile, visto che ogni volta che mi sembra di averla fatta franca e, superata a passo di carica l’entrata, mi nascondo al riparo di uno scaffale, sento immediatamente una vocetta alle mie spalle:
“posso aiutarla?”
a quel punto tutto è inutile. Non te la scrollerai più di dosso. Anche se rispondi:
“no, grazie, stavo solo guardando…” lei ti seguirà, da lontanto, non ti perderà di vista un solo istante. E, nel momento preciso in cui starai per toccare una maglietta qualunque, lei si rimaterializzerà al tuo fianco e ti assalirà con una scarica di:
“allora quella l’abbiamo, in bianco, verde, giallo, blu, rosa, corallo, a maniche lunghe mezzemaniche, maniche corte, con scollo a v a barchetta, a…”
e tu sarai in sua completa balia.
Starai lì ad ascoltarla sciorinare tutti i pregi della maglietta che avevi adocchiato, con aria paziente, maledicendo il momento in cui ti ci eri avvicinata, fino a quando arriverà la fatidica domanda:
“allora, che taglia?”
Silenzio. Come un navigato giocatore di poker, stai lì a riflettere con quale dichiarazione aprire, mentre guardi l’avversaria dritta negli occhi.
Lei è esperta, sembra riesca a leggerti nella mente, riesce di sicuro a capire che stai per bluffare…
“44”
sorriso scettico
“44. è proprio sicura?”
“beh, ho sempre indossato la 44, da quando sono nata!”
“certo, ecco la 44. I camerini sono da quella parte” e mentre ti allunga la maglietta, il sorriso si allarga in una smorfia di scherno.
Ti avvii ai camerini, già tutta sudata.
Costi quel che costi, quella maglietta ti dovrà entrare!
“come va?” voce giuliva fuori dalla tenda.
“ehm, è un po’ stretta. Certo però che non ci si può più fidare delle taglie! E la chiamano una 44 questa? Dico io, ma come si fa? Ma li fate per le barbie questi vestiti? Come pretendete che possano stare a persone normali?”
“ecco, le ho portato una 46.”
“grazie”
“e questa come va?”
“adesso si che va bene! Comunque quella di prima secondo me ha la targhetta sbagliata. Stateci più attenti!”
“certo, signora”
signora???
Vabbè, credo che a fare shopping ci andrò la settimana prossima.
Fammi un po’ assaggiare come sono questi ovetti di cioccolato…
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Commento by elica2099 — 6 Aprile 2007
Ahahah, bellissimo. MA capita anche a me, specialmente con le taglie di Zara che sono tutte sballate. Lì però un 46 (mi sembra) equivale ad un 50, quindio esci sempre più contento, salvo poi confrontare con i vestiti vecchi: “acc, mi hanno fregato”
Commento by cronomoto — 6 Aprile 2007
Posso aiutarla? Ho imparato a rispondere, no grazie, dò solo un’occhiata. Le modelle travestite da commmesse sanno già, a quel punto, che non prenderò niente.
Delle taglie non ho ancora capito niente, confondo quella europea con quella italiana, francese e americana.
E alla fatidica frase “questa è in misura unica” non ci credo più!!!
Se ti dicono che ti sta meglio color azzurro vomito di fata turchina è perché è l’unico colore della tua taglia!
Commento by martissima — 7 Aprile 2007
La dieta non si inizia MAI prima delle feste, cara Maia . Non te l’hanno insegnato da piccina?!!!
(Maurizio, mi hai tolto le parole di bocca!!!)
Commento by maiaB — 7 Aprile 2007
marta, non ti preoccupare, ho rinunciato agli acquisti.
ci riproverò fra un po’ (forse)
crono, infatti io vesto solo color vomito di fata turchina 🙂
elica, ma dici sul serio?
mi sa allora che dopo le feste faccio davvero un giro da Zara per tirarmi su il morale! (ed i paragoni con gli altri vestiti non lo faccio di certo!)
Commento by cronomoto — 8 Aprile 2007
Auguri, in pauroso ritardo, per oggi!
(Ehm, LUNGA VITA alla setta!!!)
Commento by sweetvalentinuccia — 8 Aprile 2007
Uffi come ti capisco… Ormai io mi butto sull’abbigliamento maschile… E anziché nascondermi dietro uno scaffale porto con me un uomo… Così ho una scusa per vedere in santa pace tutto il reparto…
I pantaloni di oggi per le donne stile “palo della luce”, non fanno per me… Sono felice di essere rotondetta…
😛
Valentina
Commento by maiaB — 8 Aprile 2007
ah, lo dico sempre anche io: tondo è bello!
valentina, la tua idea per evitare le carognette è degna di nota, peccato io abbia la pessima abitudine di essere single proprio quando avrei più bisogno di un uomo…
Commento by maiaB — 8 Aprile 2007
crono, gli auguri non sono mai in ritardo! 🙂
lunga vita all’ispiratrice della setta!
Commento by taniele — 9 Aprile 2007
Mio nonno mi ha sempre comprato cose XL.
“Così ti durano pure per quando cresci”.
Avevo sette anni, pesavo venti chili.
Commento by cronomoto — 9 Aprile 2007
..in effetti vedo adesso il colore dei tuoi vestiti nell’avatar !!!!
Commento by baxx — 9 Aprile 2007
Maia, ma com’è che anch’io una capatina da Sauronel la faccio spesso e di modelle flessuose non ne ho viste mai?! sarà mica che il titolare è dispettoso? o geloso? bah.
comunque anch’io sono contrario alle diete, per principio. tutto quello che son disposto a fare è ridurre l’immissione di liquidi gassosi e l’assunzione di pregiati vinelli o saporite pagnottelle, mantenendo però un’espressione sdegnata e offesa per tutta la durata del pasto.
come te sono convinto che il cibo sia una delle poche gioie in grado di rischiarare seppur per brevi momenti, le tenebre di questa vitaccia un pò fetente che ogni giorno implacabile ci attende fuori dal letto.
ammetto però che i commessi sono molto più semplici da gestire rispetto alle commesse, hai quindi la mia solidarietà in questo difficile momento.
modelle, eh? chissà dove accidenti le tiene…
Commento by maiaB — 9 Aprile 2007
ahhh, taniele, la saggezza dei nonni…
ricordo anche che, fino a quando io ho compiuto dodici anni e loro sei, passavo i miei vestiti alle mie sorelle.
poi erano loro a passarli a me…
Commento by maiaB — 9 Aprile 2007
crono, dì la verità, ti piace?
lo so, lo so, quell’azzurrino vomito fata turchina mi dona, no?
Commento by maiaB — 9 Aprile 2007
baxx, in effetti quel titolare lì mi sa che è molto ma molto tirchio…
(ma quando dici “ci attende fuori dal letto” alludi velatamente? :))
Commento by baxx — 9 Aprile 2007
uhm… non ci avevo pensato, però l’allusione calzerebbe pure, eh! piuttosto e anzichenò.
Commento by maiaB — 9 Aprile 2007
infatti, si parlava dei piaceri irrinunciabili della vita!
la dieta, qualunque tipo di dieta, in qualunque campo della vita, rende le persone tristi… 🙂
Commento by elica2099 — 9 Aprile 2007
Come va la dieta, oggi?? Ah, è stato un vero piacere, veramente.
Commento by maiaB — 9 Aprile 2007
mah, cannelloni, fai un po’ te… 🙂
(grazie elica, anche per me)