la famiglia rompiglioni-presentazione
Me lo diceva sempre mia nonna. E’ fondamentale avere una famiglia solida alle spalle, che ti protegga, ti consoli, ti consigli.
Mi sono accorta che aveva ragione un paio di anni fa, quando il fratello di mia mamma chiamò nel cuore della notte, disperato. La moglie lo aveva cacciato di casa a zoccolate in testa. Aveva scoperto l’ennesima scappatella.
Non era un litigio come gli altri. Stavolta lo zio era rimasto veramente colpito: negli anni la zia aveva imparato a prendere la mira.
Così ci trovammo il grande playboy per qualche giorno in casa.
La prima notte nessuno chiuse occhio tranne lui. Mia madre era disperata per la sconsideratezza del fratello, mio padre era esasperato per le scenate di mia madre, io e le mie sorelle avevamo le camere troppo vicine a quella in cui mio zio russava come una locomotiva.
La mattina dopo si svegliò verso l’una, quando tutto era già pronto per il pranzo.
“Ma pranziamo tutti insieme?” chiese allibito, alla vista della tavola apparecchiata per sei. Si sedette a capotavola, fresco e riposato come una rosa, mentre noi avevamo borse ed occhiaie terrificanti per la notte in bianco…
Versammo il cibo nei piatti, ma ci sentivamo a disagio: lo zio, invece di mangiare, ci fissava a bocca aperta, mentre un lacrimone gli solcava il viso. Mia madre subito angosciata: “Che c’è, sei triste perché ti manca lei? Chiamala subito e chiedile scusa!”.
“No, piango perché a casa mia non abbiamo mai mangiato tutti assieme, mai in questa atmosfera così intima, così serena, così… così felice! Non sapete quanto vi invidio…” E giù singhiozzi…
Noi ci guardammo commossi. E perplessi.
Il problema di mio zio è che lui non ha mai avuto una famiglia rompiglioni. E solo persone che non ne fanno parte possono invidiarle. A vederle dall’esterno, paiono infatti isole di serenità domestica, da fare invidia alla pubblicità del mulino bianco.
Dall’interno, invece, sono tutta un’altra cosa.
Proverò a descriverle.
Le famiglie rompiglioni sono generalmente composte da padre rompiglione, dall’abbraccio e dalle parole dolci come carta vetrata, da una mamma rompiglioni ansiosa e costantemente sull’orlo di una crisi di nervi, da un numero variabile di fratelli e/o sorelle rompiglioni e, ma non sempre, da uno o più nonni rompiglioni.
Il pezzo forte del gruppo sono però le terribili zie-zitelle. Vagano sempre in numero dispari, in modo da formare in ogni discussione una maggioranza e una minoranza (è infatti impossibile che siano d’accordo tutte insieme). E il pareggio non è previsto.
Questo accorgimento fa in modo che le discussioni siano sempre animatissime, senza esclusioni di colpi e senza fine.
A casa mia, per esempio, ne va ancora avanti una del ’98. Ottima annata.
Le zie-zitelle sono particolarissime perché hanno un’opinione su ogni cosa, specialmente sulle cose che ignorano.
Zitelle settantenni, posseggono la ricetta infallibile per trovare il marito giusto.
Non hanno la patente, ma quando sono in macchina danno continue istruzioni su come si guida.
Non hanno mai fatto un viaggio in vita loro, ma conoscono le paesi e città meglio di chiunque altro.
Amano le contraddizioni in termini.
Sono molto religiose, vanno in chiesa tutti i giorni, ma fanno tragedie per un po’ di sale caduto, per uno specchio rotto o per un commensale vestito di marrone al cenone di capodanno.
Sono inoltre dotate di teorie tutte loro, veramente strabilianti.
Le mie zie rompiglioni, per esempio, in tema di uomini sono molto perentorie. Per combinare un bel matrimonio d’amore, devi trovare uno di cui non sei innamorata. E devi pescarlo tassativamente in una delle cinque categorie magiche: avvocato, architetto, professore, notaio o…
Accidenti, la quinta non riesco a ricordarla mai!
Per inculcarti i loro insegnamenti, usano ripeterteli fino all’esaurimento, fino a che, stremato, chiedi pietà e ti dichiari convinto.
Fu così che a sedici anni, dopo due mesi completamente alla loro mercé, mi misi con un elettrauto. Che non mi piaceva, così, giusto per far dispetto…
Però nonna aveva ragione.
Senza di loro, la vita sarebbe un’altra cosa…
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Commento by cronomoto — 31 Marzo 2007
..che leggano il blog le zie ? 🙂
Commento by maiaB — 31 Marzo 2007
uhm…
che io sappia, non sanno nemmeno accendere un pc 🙂
Commento by baxx — 1 Aprile 2007
mai sottovalutare una zia, specie se zitella e settantenne…
però se mai capitassero qua per davvero credo che sarebbero felici di leggere questa storia. e che non passerebbe più giorno senza che te ne ritrovassi una a raspare alla porta della tua camera, ansiosa di dispensar consigli e contribuire alla tua educazione sentimentale!
nel mio caso è tutto diverso, il parente più vicino sta a qualche centinaio di km di distanza e certo non si prendon la briga di venirmi a cercare, però… bè, non lo so se invidiarti o no, ma a saperle prendere dovrebbero esser divertenti!
Commento by maiaB — 1 Aprile 2007
a vederle dall’esterno lo sono davvero divertenti.
e per i maschi sono anche donne fantastiche. per i maschi che loro cercano di rifilare come marito alle nipoti intendo.
li riempiono di mille attenzioni e di cibo.
vagonate di cibo (buonissimo, eh)
credo cerchino di farli ingrassare così tanto, da rendere loro impossibile alzarsi dalla sedia, in modo che rimangano per sempre in casa nostra…
Commento by baxx — 1 Aprile 2007
per questo noi maschietti adoriamo le zie altrui. già le mamme, in quanto coinvolte più direttamente, sono più ostiche. le nonne sono troppo smaliziate… ma conquistati la zietta ed il gioco è fatto: un buon pasto è assicurato!
(e la concupita verrà lavorata ai fianchi subdolamente e sistematicamente per il resto dei suoi giorni…)
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
sarà per questo che non mai presentato loro un maschio che sia uno?
manco un amico.
nemmeno un compagno di scuola.
nemmeno alle elementari.
gli avrebbero radiografato il conto in banca da come si vestiva e gli avrebbero fatto il terzo grado sul lavoro dei genitori.
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
è proprio questo il segreto: lavorati bene una zia e stai pur certo che prima o poi la nipotina sarà tua! magari per sfinimento, ma questo potrebbe essere un dettaglio…
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
beh, comunque dipende dall’età della nipotina.
un tempo per essere degno di attenzione, il maschio doveva far parte di una delle cinque categorie o essere ricchissimo, altrimenti nemmeno un antipasto gli davano.
ora che son vecchia, hanno perso ogni speranza, basta che respirino…
ahhh, vado a guardarmi un po’ di colombo per dormire.
buona notte
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
colombo? con Woody Allen su rete 4?
per l’età, non è mai troppo presto o troppo tardi, le zie sanno fare il loro mestiere, basta non aver fretta.
l’unica difficoltà, sì, sta nel convincerle di essere un buon partito. e ricordarsi sempre di far loro un sacco di complimenti per il loro buon gusto nel vestire e il talento ai fornelli…
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
baxx… per loro sono ormai una vecchia zitella inguaribile.
penso ormai accetterebbero chiunque come mio pretendente 🙂
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
devi essere stata un osso troppo duro anche per loro, e hai finito con lo sfiancarle… altrimenti è raro che mollino il colpo!
Commento by Fitz — 2 Aprile 2007
Le tue zie zitelle potrebbero fondare un partito di sinistra, di estrema sinistra.
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
impossibile.
dopo poco dovrebbero scinderlo in tre parti.
e loro sono indivisibili
Commento by martissima — 2 Aprile 2007
Io mica credevo che rimanessero così PER SEMPRE, però; credevo che prima o poi ce le saremmo levate dalle palle e invece…!
Poi io, da piccina, sognavo degli aspiranti fidanzati delle zie gentilissimi, che mi portassero al luna-park e mi facessero regalini a go-go’.
Invece nulla! :'(
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
mhmm… mi sa che per regali e giostre è meglio bussare alla porta dei nonni… le zie, per indole, non danno grandi soddisfazioni in questo senso.
Commento by elica2099 — 2 Aprile 2007
Ciaooo Maia. Scusa se non ti ho commentato in questi giorni, ma vengo da un w-end a Roma. Ti mando mail!
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
no elica, non ti perdonerò mai! 🙂
Commento by martissima — 2 Aprile 2007
mmm, Baxx… io anche a nonni sono sempre stata messa malino
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
ma scusa martissima, le zie zitelle non si possono levare dai piedi ma soprattutto non si possono fidanzare per definizione!
altrimenti che zie-zitelle sarebbero?
Commento by elica2099 — 2 Aprile 2007
Ufff eddaiiiiiii-iiiii-iiiii-iiiii !!!!
Commento by elica2099 — 2 Aprile 2007
….iiiiiii-iiiiiii-iiiiiii!!!!
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
Martissima, i nonni burberi e poco accondiscendenti sono una specie piuttosto rara, ma quando ti toccano e sei sufficientemente indietro con gli anni… l’unica carta che ti puoi giocare è arruffianarti quelli altrui.
se non dovesse funzionare comincia pure a prendere coscienza del fatto di essere perseguitata dalla sfiga e, in caso tu non sia figlia unica, sfoga la tua frustrazione su fratellini e sorelline, indiscriminatamente e metodicamente.
quando attaccano a strillare per attirare l’attenzione dei genitori cerca di incolparli di qualcosa e chissà, magari qualche giro in giostra mentre loro se ne stanno in castigo lo si rimedia. a volte può funzionare…
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
no!
come ti sei permesso di non commentarmi?
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
ooooops!
ahi Maia, d’amore accesa, non ti avessi mai offesa!
le zie, dicevamo? sì dunque, consideriamo le zie come orbitanti intorno al nipote su un’orbita circolare o ellitica in cui la forza di Coulomb gioca il ruolo di forza centripenta che tiene il sistema ancorato: la presenza di un’altra forza è assolutamente superflua.
se spostiamo la nostra attenzione sui sistemi orbitanti non dobbiamo dimenticare che un’avvicinamento tra i corpi delle stesse non necessariamente è determinato da un’accellerazione.
la zia, però come del resto qualunque corpo da abbastanza piccolo da dover esser descritto quantisticamente, non possiede una traiettoria.
sarebbe ora necessario approfondire il concetto di Principio di Indeterminazione, ma ci basti sapere che si può parlare solo di probabilità di osservare una zia in un punto piuttosto che in un altro.
yep!
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
ehm, la forza è centripeta, non centripenta [per quanto dal punto di vista quantistico il dettaglio non abbia la benché minima rilevanza].
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
bexx, te lo ripeto, te bevi troppa orzata!
(comunque mi riferivo ad elica…)
Commento by baxx — 2 Aprile 2007
Maia, io ci ho provato col tamarindo, ma non è la stessa cosa…
Commento by maiaB — 2 Aprile 2007
mah, prova a passare al rum, magari migliori…
una bella partitina a dama?
è tanto che non ne faccio una
Commento by elica2099 — 3 Aprile 2007
Eccomi a commentare! Che bella famiglia! Mah io le ho vissute di tutti i due tipi durante la mia lunga vita, ma credo che sia meglio quella caciarona, c’è più vita
Commento by maiaB — 3 Aprile 2007
troppo tardi elica, mi dispiace.
il tempo per commentare era scaduto!